1 Dicembre 2022

Non è semplice fare innovazione formale oggi, però…

La luce Icone incontra l’arredamento Horm in un dialogo in cui si parla d’innovazione e nuovi stimoli.

Tante aziende producono arredi, il concetto però dell’arredamento contemporaneo è quello di raccontare delle storie e di creare delle emozioni. In che modo un’azienda come Horm crea e racconta emozioni?

Cerchiamo di raccogliere le storie del territorio intorno a noi, prima di tutto, ma anche quelle del resto del mondo. Alcuni nostri prodotti, per esempio il mobile Leon, raccontano le storie degli agricoltori friulani che erano contadini prima di diventare mobilieri” ha risposto Fabio Melcarne, CEO di Horm Italia, alla domanda fatta da Giulio Cappellini, art director di Icone, durante l’evento ‘È tempo di nuova luce’, presso l’Horm Hub di Lissone.

Altri, come la panca Rippless che ha vinto il Compasso d’Oro nel 2015, raccontano una storia costruita dal designer giapponese Toyo Ito, che pensava a Michelangelo quando diceva che ‘la bellezza è dentro la materia’. Ha costruito questo mobile in cui la bellezza emerge togliendo il superfluo”, ha proseguito Melcarne, “Quindi noi guardiamo al territorio e ci facciamo ispirare per raccontare le nostre storie e cercare di creare emozioni per i nostri clienti”. Proprio quest’ultimo aspetto è uno dei punti di contatto tra Horm e Icone.

Icone da una parte cerca di creare oggetti utili e belli perché, come dico sempre, nessuno ha bisogno di oggetti utili ma brutti; dall’altra parte sicuramente c’è la volontà di raccontare un mondo, l’uso dei materiali attraverso delle forme che devono essere delle espressioni di contemporaneità” ha spiegato Cappellini.

Sono convinto che oggi un’azienda per essere vincente nel mercato debba essere contemporanea, quindi lavorare sempre sull’innovazione. Probabilmente oggi lavorare sull’innovazione formale non è facile, perché probabilmente le più belle forme nel mondo del design sono già state fatte in passato. C’è però la possibilità di lavorare su nuovi materiali nuove finiture, nuove texture, ecc.”, ha aggiunto Giulio Cappellini.

Anche in Horm questo è un elemento molto sentito e molto seguito, cioè la lettura della materia: che sia metallo, che si è imbottito, che sia legno naturale, che sia legno laccato, c’è sempre una motivazione.

In che cosa consiste innovare oggi in un’azienda come Horm?

È difficile innovare in un’industria antichissima, i mobili li facciamo da sempre. Non è la tecnologia digitale, dove attraverso il codice e il software si innova ogni minuto. Quello dell’innovazione è un problema che ci poniamo tutti i giorni. Personalmente ho ideato dei giochi di ruolo nella mia azienda per innovare, cerco di coinvolgere tutti i miei dipendenti, di simulare situazioni diverse e particolari. Ci immaginiamo un giorno sotto la pioggia, oppure durante una giornata freddissima e chiusi a casa, per farci venire delle idee su come innovare le forme” ha risposto Melcarne, che ha poi proseguito: “Pensiamo a come i nostri clienti potrebbero vivere i nostri mobili e cerchiamo di trovare un modo per fare qualcosa di nuovo, che sia nella forma o nell’uso di un materiale differente per esempio”.

Trovi l’intero video di Icone Talks con Giulio Cappellini, Fabio Melcarne e Luigino Meroni (Area Manager Lombardia di Horm) nel nostro profilo Instagram.