Le lampade Icone – Luà e Lama – protagoniste del candido scenario all’interno del Museo Diocesano della cittadina pugliese.
Durante il recente Design Week-end di Ostuni, uno degli eventi più attesi ha preso vita nel suggestivo Museo Diocesano, situato a pochi passi dalla storica Cattedrale. L’esposizione, curata Giulio Cappellini – art director Icone, designer di fama internazionale, imprenditore e vincitore del Compasso d’Oro alla carriera – ha celebrato il design contemporaneo attraverso una palette raffinata e monocromatica.
La mostra, intitolata 50 Sfumature di Bianco, ha presentato una selezione meticolosa di prodotti, tutti declinati nel colore bianco, scelta da Cappellini come simbolo del design contemporaneo. La scelta del bianco non è casuale ma intende riflettere la purezza e l’essenzialità che caratterizzano lo stile moderno, creando un forte contrasto con il nero, spesso associato alla stessa tematica.
Tra gli espositori, grandi nomi del panorama del design italiano e internazionale come Agape, Alias Design, Alpi, Artemide, Cassina, Ceccotti Collezioni, Desalto, e molti altri. Ogni pezzo esposto rappresentava una fusione tra innovazione e tradizione, mostrando come il design possa trasformare oggetti di uso quotidiano in veri e propri simboli culturali.
Icone Luce, insieme a marchi del calibro di Kartell, Living Divani, Magis, e Poltrona Frau, ha partecipato attivamente all’evento, esponendo alcune delle sue creazioni più significative, come le lampada da terra Luà e Lama.
L’evento non si è limitato alla sola esposizione di pezzi di design, ma è diventato un vero e proprio punto di incontro per professionisti del settore, appassionati e critici, offrendo spazi di interazione e di networking. Le opere esposte hanno stimolato discussioni e riflessioni, enfatizzando il ruolo del design nella società contemporanea e la sua capacità di influenzare le percezioni e le interazioni quotidiane.
L’ambientazione nel Museo Diocesano ha aggiunto un ulteriore livello di significato all’evento, collegando il design moderno con la storia profonda di Ostuni. Questa fusione tra passato e presente ha reso l’esperienza ancora più memorabile per i partecipanti, sottolineando come luoghi storici possano diventare scenari dinamici per la creatività contemporanea.