Un’installazione di luce LED che fa riflettere, rendendo tangibile qualcosa di impersonale come i dati.
I dati oggi servono a tutto in tecnologia, servono ad avere informazioni in quantità e con una velocità che mai come oggi abbiamo avuto a disposizione.
A rispondere ci hanno provato Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, un duo artistico che prende il nome di AOS – Art is Open Source. Il loro progetto Datapoiesis
I dati ci possono aiutare a ‘fare’ delle cose, utili o che ci rendono la vita più comoda, ma ci possono aiutare anche a pensare, attraverso l’arte, la poesia e la creatività?
“usa i dati e l’intelligenza artificiale per creare oggetti ed esperienze che aiutano gli esseri umani e le loro società a percepire e comprendere i complessi fenomeni del nostro mondo globalizzato, usando tutto ciò per promuovere un cambiamento positivo”.
Iaconesi e Persico lavorano sul tema dei cambiamenti sociali nell’era dominata dai dati e dalle tecnologie digitali. La loro visione dell’arte è quella di collante tra scienze, politica ed economia.
I dati sono utili quando diventano informazioni, all’umanità intera dovrebbe interessare, per esempio, sapere quante persone vivono nella povertà. Nell’installazione luminosa Datapoiesis pensata da AOS , e presentata di recente a Bologna durante Art City 2020, una sagoma stilizzata di un uomo disteso a dormire prende vita dalle lastre di plexiglass che compongono l’opera. Ogni livello rappresenta un’area geografica del mondo ed è illuminato da un’infinità di luci LED la cui variazione di intensità segnala l’istante in cui qualcuno entra nella soglia di povertà assoluta.
A permettere questo aggiornamento luminoso, in tempo reale, è la connessione al costante flusso di dati prodotti sul tema della povertà da organizzazioni internazionali. L’opera si alimenta di questi dati e li rende tangibili visivamente, rappresentando una condizione umana globale e inquietante.
Così, questa cosa impalpabile che sono i dati così diventa informazione e messaggio, forte, reale, su cui riflettere e agire, altrimenti la luce di quest’opera non si spegnerà mai.